FAMIGLIA:
Ericaceae
NOMI COMUNI:
Erse, murium, lasaire, ponù, cavrosen, canestrè.
LA PARTE ATTIVA:
Le foglie e i frutti.
QUANDO SI RACCOGLIE:
Le foglie si raccolgono in maggio - luglio, staccando quelle ben formate e sane, i frutti in luglio - settembre, con lo stesso pettine che si usa per il Mirtillo.
PROPRIETÀ:
Astringenti, antisettiche, antiinfiammatorie, diuretiche.
PRINCIPI ATTIVI:
Arbutina, ericolina, tannini (foglie), acidi organci, pectine, piccole quantità di narcotina (frutti).
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
I frutti dell' Uva di montesono gradevolmente commestibili come quelli del Mirtillo e, come questi, si consumano freschi o cotti in confetture, sciroppi e marmellate.
Le foglie dell' Uva di monte e i loro derivati sono usati sia nella terapia domestica sia in molti farmaci per le loro proprietà antiinfiammatorie, astringenti, diuretiche e antimicrobiche. Questa attività è dovuta alla presenza di glucosidi idrochinonici, principalmente l' arbutina, e ai tannini.
Le preparazioni di Uva di monte vengono impiegate nelle affezioni infiammatorie del bacino, e cioè quelle dei reni, della vescica e dell' uretra. Parallelamente esse esercitano una buona azione diuretica e astringentee un buon effetto antisetticosul tratto urinario.
L' uso, per via interna, delle foglie di Uva di monte è da farsi con molta cautelaa causa di seri disturbi che possono insorgere per eccesso di dosaggio. Solo il medico potrà autorizzarne l' impiego e indicare le dosi ottimali. Sia le foglie dell' Uva di monte che quelle del Mirtillo possono essere impiegate come succedaneo dell' Uva ursina.
USO INTERNO
I frutti:
Per le irritazioni intestinali, per migliorare la visione crepuscolare.
Frutti:
Secondo il normale consumo alimentare.
Succo:
A cucchiai.
Decotto:
5 grammi in 100 ml di acqua. A tazzine.
USO INTERNO
Le foglie:
Per le infiammazioni dell' apparato urinario.
Decotto:
1 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre cucchiai (o un bicchierino) due - tre volte al giorno.